Giugno 10, 2014

Cibi orientali e rimedi casalinghi*

Eliminare dalla propria alimentazione carne e pesce non vuol dire restringere il campo di cibi che possono essere consumati, anzi! Soprattutto noi vegetariani ci informiamo, proviamo, assaggiamo: alla fine il nostro regime alimentare risulterà molto più vario e completo.

Seguiteci articolo dopo articolo e vi dimostreremo come possa essere sana e gustosa una dieta vegetariana!

 

Questa settimana abbiamo cercato di fare chiarezza sugli alimenti provenienti dalla cucina orientale (giapponese, cinese, indonesiana) di cui si sente sempre più parlare. Conoscerli e saperli utilizzare infatti consente non solo di variare le proprie scelte alimentari e sperimentare piatti nuovi, ma anche di poter preparare pratici rimedi per alleviare e accelerare i processi di guarigione di diverse malattie. Oggi assistiamo ad un crescente interesse per quei mondi culinari che fino a poco tempo fa sembravano lontani e anche un po’ estranei, ma che ora sono quanto mai vicini e affascinanti.

Noi vegetariani quindi dobbiamo imparare a riconoscere, utilizzare ed apprezzare anche ingredienti a prima vista sconosciuti ma che in realtà possono diventare un alleato prezioso per il nostro organismo.  All’interno di una dieta equilibrata costituiscono quel valore aggiunto che ci permette di insaporire ed arricchire le nostre preparazioni, non che di evitare di assumere farmaci anche in situazioni in cui non sarebbero necessari.

 

Agar Agar 

L’agar agar o alga rossa si trova in commercio in barrette, fiocchi, o in polvere ed è normalmente impiegata per addensare le preparazioni di cucina, salate e dolci. Sciolta nel succo di mela è un ottimo lassativo e può essere utilizzata per regolarizzare il transito intestinale.

Preparazione: sciogliere a freddo 1 o 2 cucchiaini di agar agar in un bicchiere di succo di mela al naturale. Bere la sera prima di andare a dormire.

Indicazioni terapeutiche: stipsi.

 

Alga Wakame

È un’alga bruna (Undaria Pinnatifida) dal gusto delicato. Utilizzata nei brodi e nelle zuppe rilascia una mucillagine impalpabile che pennella e riveste la parete del tubo gastroenterico proteggendola da irritazioni ed infiammazioni.

Preparazione: sciacquare l’alga, metterla in ammollo per 20 minuti e aggiungerla insieme all’acqua di ammollo nella cottura di zuppe, brodi e minestre.

Indicazioni terapeutiche: mucositi da radio e chemioterapia, malattie infiammatorie del tubo digerente.

 

Daikon

È una radice lunga e bianca, dal sapore simile a quello del ravanello e con foglie uguali a quelle delle rape. Ha effetto drenante, lipolitico ed ipercolesterolemizzante.

Preparazione: può essere mangiato crudo (grattugiato o tagliato a fettine) da solo o nell’insalata (meglio prima del pasto) oppure cotto nelle zuppe e nelle minestre.

Indicazioni terapeutiche: ritenzione idrica, accumulo di grasso tissutale, ipercolesterolemia.

 
Fagioli Azuki Hokkaido

Sono fagioli rossi molto pregiati (impropriamente detti soia rossa) con i quali viene preparato un brodo che ha proprietà stimolanti la funzione renale, drenanti e diuretiche.

Preparazione: ammollare una tazza di fagioli in 3 tazze d’acqua per 12 ore. Metterli a cuocere insieme all’acqua di ammollo e a 2-3 cm di alga kombu (facilita la cottura e la digestione dei legumi) per 1 ora e mezzo, al termine aggiungere un pizzico di sale. Eliminare i fagioli (da utilizzare in altre preparazioni, come ad esempio un purè, una zuppa o delle polpette) e bere il brodo nelle 12 ore successive.

Indicazioni terapeutiche: malattie renali, ritenzione idrica, cellulite, edemi.

 

Funghi Shiitake

Sono funghi della specie Lentinus Edodes e crescono nella corteccia della quercia. Hanno attività drenante e disintossicante. La varietà Donko Shitake, per il contenuto in Eritadenina presente nelle spore, è indicata anche in caso di ipercolesterolemia.

Preparazione: mettere in ammollo 2 o 3 funghi a testa per 20 minuti, strizzarli, tagliarli a fettine sottili ed aggiungerli nelle zuppe o nelle minestre.

Indicazioni terapeutiche: ritenzione idrica, ipertensione arteriosa, accumulo di liquidi, ipercolesterolemia, deposito di sale nei tessuti.

 

Kuzu

È un amido ricavato dalla radice della Pueraria Japonica, pianta rampicante che cresce nei terreni vulcanici. Lo si compera in tocchetti (simile a gessetti bianchi) o in polvere; viene utilizzato in cucina per addensare zuppe, minestre e dolci, ma soprattutto per le sue grandi proprietà curative. Il suo amido disinfiamma, lenisce e stimola la guarigione di tutto il tratto digerente. Svolge attività trofica e tonificante a livello del colon ed è utilissimo per controllare anche le forme di diarrea più resistenti.

Preparazione: per esaltare le sue proprietà terapeutiche va consumato come brodo caldo. Sciogliere 1 o 2 cucchiaini di kuzu in poca acqua fredda, portare a ebollizione una tazza di acqua e aggiungervi la soluzione di kuzu precedentemente preparata; mescolare bene finché non diventa trasparente (dopo circa 30 secondi), poi spegnere. Condire il tutto con qualche goccia di tamari o con del miso se si desidera ottenere un brodo salato oppure con poco malto se si preferisce dolce. Bere tiepido la mattina a digiuno e la sera prima di coricarsi.

Indicazioni terapeutiche: malattie infiammatorie intestinali, colon irritabile, diarrea.

 

… e le notizie non si fermano qui! Nel prossimo articolo impareremo a conoscere altri nuovi ingredienti: alla prossima puntata!

*l’articolo è tratto dal numero n. 187 di Aprile 2007 della rivista di A.V.I. “L’Idea vegetariana” e rielaborato da Anna Lucia Furlan.