Aprile 5, 2014

La dieta vegetariana è sana (e non ha alcuna controindicazione)

In seguito ad un articolo allarmistico, per nulla supportato da prove scientifiche, sulla dieta vegetariana, che sta trovando spazio su vari media i dottori Marco Bertali e Susanna Beira Bertali delegati per il Friuli Venezia Giulia dell’Associazione Vegetariana Italiana, ed autori dell’ opera multimediale “Anima vegetariana Anima fiorita”, hanno ritenuto necessario pubblicare la seguente nota.

Trieste, 5 aprile 2014
In questi giorni sta facendo grande scalpore sui media una ricerca, pubblicata sulla rivista “Plos One”, per la quale gli autori (Nathalie T. Burkert e coll.) hanno attinto ad alcuni dati dell’Austrian Health Interview Survey del 2006-2007, un sondaggio periodico sullo stato generale della popolazione austriaca. Da questa ricerca emergerebbe che i vegetariani risulterebbero meno in salute di chi mangia anche carne: sarebbero a rischio maggiore di allergie, intolleranze, problemi cardiovascolari e oncologici, ansia e depressione (null’altro?…).
Stiano tranquilli i vegetariani e i vegani: lo studio ha dei limiti evidentissimi per cui, a nostro modesto avviso, non ha alcuna validità scientifica. Due limiti sono riconosciuti già dagli stessi autori; e da soli basterebbero ad invalidare il tutto. Il primo è che si tratta di uno studio su dati incrociati in una data frazione di tempo e non vanno a monitorare l’evoluzione nel tempo. Il secondo limite è che non è stato assolutamente chiarito se la salute apparentemente più cagionevole nei vegetariani è causata dalla dieta vegetariana oppure se piuttosto tale dieta è stata resa necessaria da uno stato di salute più cagionevole: non è stato cioè per nulla chiarito il motivo della dieta vegetariana (effettiva scelta o necessità dietetica?). Ma ci sono altri due limiti, secondo noi ancor più gravi e depistanti, magari poco visibili ad una lettura superficiale e poco attenta. Il terzo limite è che il campione di “cosiddetti vegetariani” (330 persone) è composto per il 9% da vegani (non assumono neppure latte e uova), per il 36% da latto-ovo-vegetariani e per il 55%, udite, udite, da persone che consumavano una dieta latto-ovo-vegetariana più pesce, quindi una dieta che non può essere definita vegetariana.
Il quarto limite infine è che alle persone intervistate (sia cosiddetti vegetariani, sia consumatori di carne) non è stata chiesta una chiara definizione qualitativa e quantitativa delle varie categorie di alimenti assunte: è ovvio che una dieta sbilanciata ed incongrua, anche vegana, può portare a varie problematiche mediche.
Ribadiamo pertanto che, secondo noi, tale ricerca non ha alcuna validità scientifica; di più, prima di pubblicarla si sarebbe dovuto pensare meglio all’allarme immotivato che si poteva andare a creare tra i vegetariani, il cui numero è in costante ascesa, in Italia e nel mondo. Studi comparativi seri dovrebbero basarsi su ben altri presupposti; vien veramente da pensare, dicendola con un eufemismo, alla scarsa buonafede di questi “ricercatori” austriaci…
Pertanto fino a prova scientifica contraria bisogna continuare a riferirsi a quanto riconosciuto attualmente dalla comunità scientifica internazionale a proposito della dieta vegetariana, ancor meglio vegana. E cioè che “Le diete vegetariane correttamente bilanciate sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e comportano benefici per la salute, nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie” (American Dietetics Association-Dietitians of Canada), come, per esempio, il sovrappeso, il diabete, l’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia, la gotta, l’angina pectoris, l’infarto cardiaco, l’insufficienza cardiaca, l’infarto cerebrale, le vasculopatie periferiche, alcuni tumori, come i carcinomi del colon e del seno.
In conclusione poi è anche da ricordare che l’aspetto salutistico è solamente uno dei tanti aspetti che motiva una scelta vegetariana, ancor meglio vegana; altri, parimenti o ancor più importanti, sono quelli spirituali, etici, filosofici, ecologici, sociali, economici, politici.
Ma per svilupparli ci vorrebbe un libro: rimandiamo pertanto chi sia interessato ad apposite letture sul tema (tra queste anche il nostro “Anima vegetariana Anima fiorita”-lab Trasformarsi,2013).

Marco Bertali e Susanna Beira Bertali

gejambul@libero.it

333-4857158