Novembre 24, 2016

Giornata mondiale per l’infanzia e l’adolescenza: ma noi facciamo tutto per farli crescere sani?

Il 20 novembre scorso è stata celebrata e ricordata la Giornata mondiale ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. È stata anche l’occasione di veder divulgato un video realizzato da Veggie Channel e SSNV Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana dal titolo Bambini vegani meravigliosi. Il minifilm dura poco più di 7 minuti e fa parte di un progetto al quale si può partecipare attivamente in prima persona.
Qui abbiamo intervistato Mario Berveglieri, medico pediatra di SSNV, sull’alimentazione offerta ai bambini e sui principi nutrizionali, e non, che possono fare loro del bene.

Perché l’alimentazione vegetariana e vegana sono adatte e anche auspicabili per i bambini?

Perché l’alimentazione vegetariana (sia latto-ovo-vegetariana che vegana) è fisiologica, è salutare, fornisce vantaggi per la salute (favorisce il normopeso e valori bassi di colesterolemia), riduce il rischio di malattie croniche, consente ai bambini un accrescimento ideale, ha un basso impatto ambientale, è rispettosa di tutti gli esseri viventi, insegna e induce al rispetto della vita e alla non violenza fin dal consumo degli alimenti, rispetta la nostra cultura alimentare (la dieta mediterranea vera è di fatto una dieta pressoché vegetariana).

Crescita, salute e alimentazione: che cosa dovrebbe tenere sempre sotto controllo un genitore nel proprio figlio: l’appetito, il peso…?

La valutazione di un buon stato di nutrizione comprende ad un tempo la valutazione di diversi aspetti:
· Accrescimento staturo ponderale regolare;
· Condizioni e aspetto generali adeguati;
· Alimentazione ben pianificata, caratterizzata pertanto dalla presenza di alimenti appartenenti alle classi di alimenti fondamentali: verdura, frutta, cereali integrali o semintegrali, legumi e derivati, semi oleaginosi e frutta secca, olio extravergine di oliva e, naturalmente, assenza di zuccheri semplici aggiunti;
· Effettuazione di corrette integrazioni (innanzitutto la vitamina B12 e la vitamina D, ma anche gli omega 3 a lunga catena durante gravidanza e prima infanzia);
· Buone risposte immunitarie: di fatto il bambino si ammala poco di malattie infettive e comunque di problemi limitati e confinati alle alte vie respiratorie;
· Rispetto dei cicli fisiologici (es. ritmo sonno veglia);
· Buon livello di energia;
· Sviluppo psicomotorio regolare;
· Funzioni e regolarità intestinali regolari.

Può farci una differenziazione di valori nutritivi base secondo le fasce d’età?

Naturalmente gli apporti di nutrienti pro kg sono più elevati per gli organismi in crescita. In particolare nell’età neonatale i fabbisogni pro kg di grassi e proteine sono più elevati rispetto alle età successive. Anche nella prima e nella seconda infanzia i fabbisogni di proteine pro kg sono (leggermente) più elevati rispetto ad età successive

Perché il latte di mucca fa male ai piccoli di uomo?

I motivi sono molti: presenza di troppe proteine, azione acidificante (e demineralizzante), presenza di troppi sali, livelli di ormoni sessuali troppo elevati, alto indice insulinemico, presenza di fattori di crescita (che inducono la moltiplicazione cellulare), rischio aumentato di malattie autoimmuni (e in particolare di diabete insulinodipendente), attività favorente la stipsi e l’acne, presenza di inquinanti liposolubili.

L’obesità infantile: un problema grave e dilagante, come possiamo, come genitori, monitorarlo e prevenirlo?

La prevenzione sarebbe relativamente agevole: basterebbe adottare, come consiglia anche l’Accademia Americana di Pediatria, una dieta vegetariana ben pianificata (quindi basata su un’ampia varietà di cibi vegetali e integrali). Purtroppo queste abitudini semplici, che peraltro al tempo della vera dieta mediterranea ci appartenevano, si scontrano con interessi produttivi e commerciali di grande forza.
Come monitorarlo? L’obesità ha radici profonde e spesso è almeno in parte legata a svezzamento non corretto (iperproteico) e alla diminuzione brusca dell’attività motoria (come avviene nei bambini che iniziano la scuola elementare). Chiaramente soprattutto in questi periodi, ma non solo, bisognerà porre attenzione all’armonia dello sviluppo staturo-ponderale dei bambini

Ci può consigliare alcuni gli alimenti passpartout: sani, gradevoli per i bambini e facili da consumare e ricchi di nutritivi adatti all’infanzia?

Latti vegetali preparati con semi integrali, creme di cereali integrali (arricchite con creme di frutta secca e dolcificate con frutta), creme di frutta secca, frutta essiccata, dolci e biscotti naturali (preparati con farine semintegrali, dolcificati con la frutta e con grassi salutari), in generale tutti i cibi nella cui preparazione sia coinvolto il bambino

I bambini amano le verdure: spesso è solo il cattivo esempio dei “grandi” che li influenza negativamente: che cosa possiamo fare in famiglia per assecondare ancora di più la loro naturale “voglia” di verdure e frutta”?

Certamente dare l’esempio, consumare sempre le verdure all’inizio dei pasti principali, coinvolgere i bambini nella preparazione e naturalmente ricercare delle preparazioni gastronomiche che permettano di offrire cibi buoni per il palato

“Junk food” e coesione sociale: molti bambini amano questi cibi per sentirsi parte di un gruppo o alla moda: come possiamo distoglierli o convincerli ad una sana alternativa senza sentirsi “strani” o “diversi”?

A casa e possibilmente anche a scuola (per esempio nei distributori di alimenti) questi cibi devono essere assenti: fanno male a tutti. Inoltre quando si organizzano feste (es. compleanni e simili) bisogna applicarsi per offrire cibo buono e salutare evitando di proporre, e quindi valorizzare simbolicamente, proprio quei cibi che costituiscono dei junk food

Bambini e animali: tutti i bambini amano gli animali, la letteratura dedicata a loro ne è la prova. Non pensa che farebbe parte dei diritti dell’infanzia quello di spiegare a un bambino che cosa si cela dietro il “prosciutto”, il “pollo”, la “cotoletta”?

Credo che il comportamento della nostra società sia vergognoso e ipocrita. Fingiamo di non sapere che la scienza e perfino il diritto riconoscono che gli animali sono esseri senzienti, cioè esseri intelligenti, che provano sensazioni, come il dolore, la sofferenza, la felicità e la tristezza. Preferiamo rimuovere queste conoscenze e fingere che gli animali siano oggetti. E di fronte alla crudeltà e alla violenza perpetrate sugli animali preferiamo voltarci dall’altra parte. Nessuna meraviglia quando perfino alcune religioni si sollevano (giustamente) contro la violenza sull’uomo, ma fingono che la violenza e la crudeltà contro di altri essere viventi, nostri compagni di viaggio o forse, più semplicemente, nostro prossimo, semplicemente non esista.
Questo fa si che la nostra società sia lastricata di contraddizioni: favoriamo nei bambini, mediante pupazzi e cartoni, l’amore per quegli stessi animali che poi, senza renderli consapevoli delle loro sofferenze, deponiamo nel loro piatto; insegniamo a rispettare e accudire gli animali d’affezione, ma alleviamo con metodi degni di un campo di concentramento animali d’allevamento che sono a quelli del tutto simili; presentiamo ai bambini un agnellino come simbolo di amore e purezza e poi glielo infiliamo arrostito nel piatto.

Ilaria Beretta
25 novembre 2016